Veglia Missionaria Diocesana a Borgosesia!

Per i galliatesi… per chi desidera partecipare A? stato organizzato un pullman in collaborazione con la Parrocchia di Trecate. PartirA� alle 19.15 dalla fermata vicino alla Sala don Manfredda. Per info e iscrizioni conttattateci.

La missio ad gentes A? piA? che mai attuale, vitale e vivificante, essa continua a dare sapore alla meravigliosa avventura della��annuncio del Vangelo e della promozione della��uomo che la Chiesa imperterrita continua a promuovere lungo i secoli; ce lo rammenta a chiare lettere anche questa��anno Benedetto XVI nel tradizionale messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale. La missione non A? arrivata al capolinea come vorrebbero certi messaggeri di sventura. Bisogna perA? trovare un nuovo modo di viverla, cercando di cogliere i a�?segni dei tempia�?. Continuare una prassi pastorale ed ecclesiale accontentandosi di un cristianesimo abitudinario, non fa che aumentare apatia e stanchezza nelle nostre comunitA�.
Che cosa allora deve cambiare? Il Papa risponde a questo interrogativo nel suo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2010, affermando che: a�?In una societA� multietnica che sempre piA? sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popolia�?.

Questo invito che viene dal Papa A? un forte richiamo a vivere la fratellanza tra tutti gli uomini, in modo particolare condividere la vita e le aspirazioni dei piA? deboli, dei piA? emarginati e per quanto riguarda il fenomeno della globalizzazione, imparare a spezzare il pane con chi il pane non ce la��ha.
Missio, la��organismo della Chiesa italiana preposto a seguire tutte le attivitA� missionarie del nostro paese ha declinato il Messaggio papale nello slogan: a�?Spezzare pane per tutti i popolia�? dove la��impegno di vivere la solidarietA�, la��uguaglianza e la fraternitA� con i fratelli piA? poveri diventi una costante della��impegno pastorale delle nostre comunitA� e di ogni singolo credente.
Si puA? dire che da sempre la grande famiglia missionaria ha fatto sentire la propria voce circa la drammatica situazione della fame nel mondo. Interpreti autorevoli di questa presa di coscienza, sono state le riviste missionarie che attraverso puntuali e documentati servizi, hanno messo in evidenza le brutali conseguenze, il piA? delle volte sconosciute, che si sono riversate su intere popolazioni delle aree piA? povere del pianeta, colpendole in maniera drammatica. Ea�� evidente che basta un nonnulla (una siccitA� prolungata, delle variazioni climatiche improvvise, dei nuovi parassiti, ecc.) perchA� tutto il raccolto vada in malora, esponendo quindi intere popolazioni a situazioni drammatiche. Sulla��altro versante inveceA� le super foraggiate agricolture del mondo occidentale hanno potuto invadere i mercati dei paesi poveri con prodotti di prima necessitA� a prezzi stracciati! Questo fatto ha avuto una duplice conseguenza: i governi dei paesi poveri si sono ulteriormente indebitati per comprare generi alimentari da offrire alle loro popolazioni, ma queste, strette nella micidiale morsa della povertA� e quindi della mancanza di reddito sufficiente per acquistare generi di prima necessitA�, ha favorito la nascita e la��espansione di sommosse popolari, di ribellioni di piazza con conseguenti saccheggi di magazzini e supermercati, da folle di impoveriti sempre piA? affamati.
Non occorre essere degli economisti di fama internazionale per capire che di fronte a queste situazioni, va ripensato il modello mondiale di sviluppo, infatti non A? sufficiente una sempre maggior rivoluzione scientifica con la��introduzione di organismi geneticamente modificati di dubbie qualitA�, nA� periodici appelli ai paesi ricchi affinchA� donino qualche briciola in piA? ai paesi poveri, attitudine sempre meno praticata dalla��imperante capitalismo compassionevole dei nostri tempi. Ea�� necessaria una coraggiosa conversione morale e spirituale che rimetta la��agricoltura dei paesi poveri al centro del loro cammino di sviluppo.
Papa Ratzinger, qualche anno fa rivolgendosi ai dirigenti della FAO, ricorda loro che il diritto alla��alimentazione di tutti i popoli del pianeta, risponde, non solo ad una motivazione etica (a parole condivisa da tutti) per i cristiani esso A? un imperativo evangelico molto chiaro: a�?dar da mangiare agli affamatia�?. Per cui questo diritto primario alla��alimentazione A? intrinsecamente vincolato alla tutela e alla difesa della vita, roccia salda e inviolabile su cui si fonda tutto la��edificio dei diritti della��uomo. Urge pertanto recuperare la consapevolezza da��appartenere tutti quanti alla grande famiglia umana e di avere -come fruitori fortunati di un tenore di vita migliore- delle responsabilitA� in piA?, verso chi nella corsa della vita A? partito svantaggiato. Riflettere su quanto il Papa e i missionari ci ricordano A? utile alla nostra coscienza e di stimolo per un maggior impegno missionario, da vivere giorno per giorno nel cammino di ciascuno di noi.

don Mario Bandera, direttore del Centro Missionario Diocesano

Alcune note tecniche importanti a cura del Centro Missionario Diocesano

La��inizio della Veglia A? fissato per le ore 20.30 pertanto A? opportuno arrivare con un certo anticipo al fine di parcheggiare le auto nel piazzale Milanaccio o nel piazzale di via Gilardi. Alla��entrata di Borgosesia si troveranno dei cartelli indicanti le direzioni da prendere. Per quanto riguarda i pullman, A? opportuno apporre la scritta Veglia Missionaria per poterli riconoscere e indirizzarli al piazzale di viale Varallo, appositamente riservato a loro. Dai parcheggi procedere a piedi verso i diversi ingressi che immettono nel cortile della��oratorio dove a tutti i partecipanti verrA� consegnato il libretto di preghiera e altro materiale di animazione missionaria. Dopo la prima parte liturgica nel cortile della��oratorio ci avvieremo verso la Chiesa parrocchiale, lungo il percorso sarA� recitato un rosario missionario. Le candele da portare durante la marcia saranno consegnate alla��uscita della��oratorio.
Durante la seconda parte (nella Chiesa parrocchiale) ascolteremo la testimonianza di Mons. Warduni vescovo caldeo di Bagdad. Al fine di procedere per il meglio A? necessario rispettare la puntualitA� e partecipare a questo momento di preghiera con una disposizione da��animo capace diA� abbracciare il mondo intero e le necessitA� di promozione umana ed evangelizzazione tutta��ora impellenti, nonostante siano passati quasi duemila anni dal perentorio invito del Signore di andare ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini della terra.

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