Promuovere una pastorale piA? “integrata”

In data 21/10/2010 il nostro Vescovo di Novara Mons. Renato Corti ha scritto e pubblicato una lettera aperta alla Diocesi sul cammino pastorale che ci attende quest’anno anche in vista dell’importante incontro del prossimo 20 novembre a Boca. Di seguito il testo completo della lettera.

Miei cari,

la��anno pastorale A? orA�mai in corso con le sue attiviA�tA�. In questo momento il penA�siero da coltivare con premuA�ra puA? essere espresso da una domanda: le nostre comunitA� hanno veramente intrapreso e confermato un cammino spirituale fatto di fede, speA�ranza e caritA�? La��apostolo Paolo scriveva agli Efesini: a�?Ancha��io, avendo avuto notiA�zia della vostra fede nel Signore GesA? e della��amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinchA� il Padre della gloria illumini gli occhi del vostro cuore per farA�vi comprendere a quale speA�ranza vi ha chiamatia�? (Ef 1,16-17). A? ciA? che vorrei scriA�vere ancha��io a tutti voi.La��assemblea pastorale di Boca di fine settembre, dediA�cata ai giovani, ha fatto apA�pello soprattutto agli adulti perchA� li accompagnino, e anA�zi li precedano, con la concreA�ta testimonianza evangelica. Ha lasciato intendere che la��amore degli adulti verso i giovani consiste soprattutto in una decisione realistica e comprovata dai fatti, di voA�lerli aiutare a crescere a�?in sapienza, etA� e graziaa�? (Lc 2,52) per essere domani adulti criA�stiani non solo di nome, ma soprattutto nel modo di legA�gere la vita e nello stile con il quale affrontarla. Rilancio quella proposta che, secondo il proposito dei Vescovi italiaA�ni, dovrA� venir coltivata lunA�go tutto il decennio da poco cominciato. Peraltro, nella nostra Diocesi, durante lo scorso decennio, giA� abbiamo caratterizzato ben quattro anA�ni come un tempo dedicato ai ragazzi e ai giovani. A? sicuraA�mente opportuno dare spazio alla memoria perchA�, quanto venne detto, venga anche traA�dotto nella vita delle nostre famiglie e delle nostre comuA�nitA�. La��urgenza rimane semA�pre grande.

Con questa piccola lettera vorrei rilanciare il tema cui recentemente ho fatto riferiA�mento raccomandando di mettere in pratica quanto sta scritto nella Lettera Pastoralea�?Camminare insiemea�?. Il prosA�simo 20 novembre, che A? un sabato, sarA� una giornata inA�teramente dedicata a quella scelta del futuro che si chiaA�ma a�?UnitA� pastoralia�?. Saranno invitate, in modo particolare, alcune persone: i Vicari terriA�toriali, i coordinatori delle UnitA� Pastorali, i membri delA�le A�quipes delle UnitA� Pastorali (sacerdoti, religiosi, laici), i membri della giunta dei Consigli Pastorali di Vicariato, i presidenti delle Commissioni vicariali.

Ma la mia sollecitazione vorrebbe raggiungere la��intera Diocesi e la��insieme delle noA�stre comunitA� cristiane. A tutA�ti vorrei dire di aprire gli ocA�chi sulla��invito che certamente lo Spirito Santo sta rivolgenA�do alla nostra Chiesa perchA�, proprio in vista di una preA�senza apostolica la piA? adeA�guata possibile, si metta deciA�samente sul sentiero della coA�munione, della cooperazione, della valorizzazione di tutte le forze evangeliche. La chiuA�sura di singole Parrocchie in se stesse non A? certamente ispirata dallo Spirito Santo: egli vuole che tutta la Chiesa sia per tutta la Chiesa. Ancor meno possiamo ritenere coA�me indicazioni provenienti dalla��alto la frammentazione o le divisioni alla��interno della stessa Parrocchia nel Consiglio Pastorale, nel grupA�po dei catechisti o degli altri gruppi dedicati a questo o a quella��ambito della vita pastoA�rale. La conversione necessaA�ria a tutti lo A? in modo partiA�colare per i Sacerdoti, chiamati ad essere uomini di comunione; convinti maestri di apertura, di accoglienza, di confronto vicendevole, di stiA�ma degli uni per gli altri, di alimentazione di un clima che ispira a tutti fiducia e che permette di respirare serenitA� nelle nostre comunitA�. Come non vedere che abbiamo tutti dei passi da fare? Che ca��A? una sorditA� su cui essere vigilanA�ti? Che ca��A? uno scetticismo che passa magari per realiA�smo? Come non lasciarci inA�terrogare da quel passo bibliA�co nel quale si dice: a�?Oggi, se udite la sua voce, non induriA�te i vostri cuori come nei giorA�ni della ribellionea�? (Eb 3,7-8)?

La giornata del 20 novemA�bre, che si terrA� presso il sanA�tuario di Boca, avrA� uno svolA�gimento molto lineare. In priA�mo luogo, con la guida di don Walter Ruspi, si risponderA� alA�la domanda: che cosa sono, in concreto, le UnitA� Pastorali? Sono ammesse diverse forme, a seconda del territorio in cui si collocano? Quali sono gli aspetti che fanno da denomiA�natore comune per tutte?

In secondo luogo, con la��aiuto di un esperto (don Giovanni Villata, della Diocesi di Torino) ci si soffermerA� a chiarire che cosa significa e quali attenzioni comporta il progetto di un cammino da fare insieme. Ci sono infatti delle dinamiche psicologiche che A? bene mettere in chiaro proprio per evitare intoppi nella collaborazione e aprire strade di feconda comunicaA�zione. Come ha insegnato Giovanni Paolo II, la��essere teA�stimoni della��amore chiede due attenzioni antropologiA�che. La prima A? a�?la capacitA� di vedere innanzitutto ciA? che di positivo ca��A? nella��altro, per accoglierlo e valorizzarlo coA�me dono di Dio: un A�dono per meA�, oltre che per il fraA�tello che lo ha direttamente ricevutoa�?. La seconda A? di a�?saper A�fare spazioA� ai fratelA�li, portando gli uni i pesi deA�gli altri e respingendo le tenA�tazioni egoistiche che contiA�nuamente ci insidiano e geneA�rano competizioni, diffidenA�ze, gelosiea�? (cfr Novo millenA�nio ineunte, 43).

Dopo questo ascolto si daA�rA� spazio agli interventi di tutti i partecipanti attraverso un a�?lavoro di gruppoa�?. SarA� beA�ne che venga destinato a reA�cuperare le idee-forza presenA�ti nelle relazioni ascoltate duA�rante la mattinata, a dare eviA�denza ai temi pastorali riteA�nuti piA? urgenti, a indicare qualche concreto passo favorevole alla costruzione di una valida relazione vicendevole, in favore del germogliare e del crescere delle UnitA� Pastorali.

Nella��ottobre 2006 si A? teA�nuto a Verona il IV Convegno ecclesiale nazionale. Venne seA�guito da una Nota Pastorale dei Vescovi nella quale si legA�gono, tra la��altro, osservazioni che convergono con quanto ho accennato fin qui. Si proA�pone soprattutto una a�?pastoA�rale sempre piA? A�integrataA�, nel senso di una integrazione paA�storale tra i vari soggetti ecA�clesiali. Si ritiene che essa si colloca in un a�?disegno complessivo richiesto dal ripensaA�mentoA� missionarioA� inA� atto nelle nostre comunitA�a�?. In concreto si raccomanda di verificare il rapporto delle Parrocchie tra loro e con la Diocesi, le forme con cui vieA�ne colto il dono della Vita Consacrata, la valorizzazione delle associazioni e dei moviA�menti e delle nuove realtA� ecA�clesialia�?. E infine, si fa un esplicito riferimento alle UnitA� Pastorali che a�?si stanno diffondendoa�? e che esprimoA�no la volontA� a�?di un nuovo rapporto con il territorio, di una corresponsabilizzazione pastorale diffusa, di una��azioA�ne piA? organica e missionaA�riaa�? (n. 25).

Quel che cerchiamo di fare nella nostra Diocesi trova dunque dei riscontri nella viA�ta della��intera Chiesa che A? in Italia. Ci uniamo a tutti i noA�stri fratelli e sorelle cercando di tenere alto lo sguardo sul futuro e di lasciarci coinA�volgere coraggiosamente e di sostenere fiduciosamente una��esperienza quale viene ispirata dalla��apostolo Paolo ai Corinti: a�?Come infatti il corA�po A? uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, cosA� anA�che il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati meA�diante un solo Spirito in un solo corpoa�? (1 Cor 12,18-19). Camminiamo dunque guidaA�ti da questa ispirazione di fondo.

Buon anno pastorale a tutti!

+ Renato Corti

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