Ottobre                        
                        
                            17
                            2010
                        
                    
                    Veglia Missionaria Diocesana a Borgosesia!
                
            
            Per i galliatesi… per chi desidera partecipare A? stato organizzato un pullman in collaborazione con la Parrocchia di Trecate. PartirA� alle 19.15 dalla fermata vicino alla Sala don Manfredda. Per info e iscrizioni conttattateci.
La missio ad gentes A?  piA? che mai attuale, vitale e vivificante, essa  continua a dare sapore  alla meravigliosa avventura della��annuncio del Vangelo e  della  promozione della��uomo che la Chiesa imperterrita continua a promuovere   lungo i secoli; ce lo rammenta a chiare lettere anche questa��anno  Benedetto XVI  nel tradizionale messaggio per la Giornata Missionaria  Mondiale. La missione  non A? arrivata al capolinea come vorrebbero certi  messaggeri di sventura.  Bisogna perA? trovare un nuovo modo di viverla,  cercando di cogliere i a�?segni  dei tempia�?. Continuare una prassi  pastorale ed ecclesiale accontentandosi di un  cristianesimo  abitudinario, non fa che aumentare apatia e stanchezza nelle  nostre  comunitA�.
Che cosa allora deve cambiare?  Il Papa risponde a questo interrogativo nel suo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2010,  affermando che: a�?In  una societA�  multietnica che sempre piA? sperimenta forme di solitudine e  di indifferenza  preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire  segni di speranza e a  divenire fratelli universali, coltivando i grandi  ideali che trasformano la  storia e, senza false illusioni o inutili  paure, impegnarsi a rendere il  pianeta la casa di tutti i popolia�?.
Questo invito che viene dal Papa A? un  forte richiamo a vivere la  fratellanza tra tutti gli uomini, in modo  particolare condividere la  vita e le aspirazioni dei piA? deboli, dei piA?  emarginati e per quanto  riguarda il fenomeno della globalizzazione, imparare a  spezzare il pane  con chi il pane non ce la��ha.
Missio, la��organismo della  Chiesa italiana preposto a seguire tutte le  attivitA� missionarie del nostro  paese ha declinato il Messaggio papale  nello slogan: a�?Spezzare pane per tutti i popolia�? dove  la��impegno di vivere la  solidarietA�, la��uguaglianza e la fraternitA� con i  fratelli piA? poveri diventi  una costante della��impegno pastorale delle  nostre comunitA� e di ogni singolo  credente.
Si puA? dire che da sempre la grande  famiglia missionaria ha fatto  sentire la propria voce circa la drammatica  situazione della fame nel  mondo. Interpreti autorevoli di questa presa di  coscienza, sono state  le riviste missionarie che attraverso puntuali e  documentati servizi,  hanno messo in evidenza le brutali conseguenze, il piA?  delle volte  sconosciute, che si sono riversate su intere popolazioni delle aree  piA?  povere del pianeta, colpendole in maniera drammatica. Ea�� evidente che  basta  un nonnulla (una siccitA� prolungata, delle variazioni climatiche  improvvise,  dei nuovi parassiti, ecc.) perchA� tutto il raccolto vada in  malora, esponendo  quindi intere popolazioni a situazioni drammatiche.  Sulla��altro versante  inveceA� le super foraggiate agricolture  del mondo  occidentale hanno potuto invadere i mercati dei paesi poveri con   prodotti di prima necessitA� a prezzi stracciati! Questo fatto ha avuto  una  duplice conseguenza: i governi dei paesi poveri si sono  ulteriormente  indebitati per comprare generi alimentari da offrire alle  loro popolazioni, ma  queste, strette nella micidiale morsa della  povertA� e quindi della mancanza di  reddito sufficiente per acquistare  generi di prima necessitA�, ha favorito la  nascita e la��espansione di  sommosse popolari, di ribellioni di piazza con  conseguenti saccheggi di  magazzini e supermercati, da folle di impoveriti  sempre piA? affamati.
Non occorre essere degli economisti di  fama internazionale per capire  che di fronte a queste situazioni, va ripensato  il modello mondiale di  sviluppo, infatti non A? sufficiente una sempre maggior  rivoluzione  scientifica con la��introduzione di organismi geneticamente  modificati di  dubbie qualitA�, nA� periodici appelli ai paesi ricchi affinchA�  donino  qualche briciola in piA? ai paesi poveri, attitudine sempre meno   praticata dalla��imperante capitalismo compassionevole dei nostri tempi.  Ea��  necessaria una coraggiosa conversione morale e spirituale che  rimetta  la��agricoltura dei paesi poveri al centro del loro cammino di  sviluppo.
Papa Ratzinger, qualche anno fa  rivolgendosi ai dirigenti della FAO,  ricorda loro che il diritto  alla��alimentazione di tutti i popoli del  pianeta, risponde, non solo ad una  motivazione etica (a parole  condivisa da tutti) per i cristiani esso A? un  imperativo evangelico  molto chiaro: a�?dar  da mangiare agli affamatia�?. Per cui questo  diritto primario  alla��alimentazione A? intrinsecamente vincolato alla  tutela e alla difesa della  vita, roccia salda e inviolabile su cui si  fonda tutto la��edificio dei diritti  della��uomo. Urge pertanto recuperare  la consapevolezza da��appartenere tutti  quanti alla grande famiglia umana  e di avere -come fruitori fortunati di un  tenore di vita migliore-  delle responsabilitA� in piA?, verso chi nella corsa  della vita A? partito  svantaggiato. Riflettere su quanto il Papa e i missionari ci  ricordano  A? utile alla nostra coscienza e di stimolo per un maggior impegno   missionario, da vivere giorno per giorno nel cammino di ciascuno di noi.
don Mario Bandera, direttore del Centro Missionario Diocesano
Alcune note tecniche importanti a cura del Centro Missionario Diocesano
La��inizio della Veglia A? fissato per le ore 20.30 pertanto A? opportuno arrivare con un certo anticipo al fine di parcheggiare le auto nel piazzale Milanaccio o nel piazzale di via Gilardi. Alla��entrata di Borgosesia si troveranno dei cartelli indicanti le direzioni da prendere. Per quanto riguarda i pullman, A? opportuno apporre la scritta Veglia Missionaria per poterli riconoscere e indirizzarli al piazzale di viale Varallo, appositamente riservato a loro. Dai parcheggi procedere a piedi verso i diversi ingressi che immettono nel cortile della��oratorio dove a tutti i partecipanti verrA� consegnato il libretto di preghiera e altro materiale di animazione missionaria. Dopo la prima parte liturgica nel cortile della��oratorio ci avvieremo verso la Chiesa parrocchiale, lungo il percorso sarA� recitato un rosario missionario. Le candele da portare durante la marcia saranno consegnate alla��uscita della��oratorio.
Durante la seconda parte (nella Chiesa parrocchiale) ascolteremo la testimonianza di Mons. Warduni vescovo caldeo di Bagdad. Al fine di procedere per il meglio A? necessario rispettare la puntualitA� e partecipare a questo momento di preghiera con una disposizione da��animo capace diA� abbracciare il mondo intero e le necessitA� di promozione umana ed evangelizzazione tutta��ora impellenti, nonostante siano passati quasi duemila anni dal perentorio invito del Signore di andare ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini della terra.
        
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
 Gallery                
 Calendario                