Post di Oratorio Galliate
Settembre
17
2011
La Chiesa italiana per il Corno d’Africa
Settembre
16
2011
“Ecco chi ha dimenticato don Pino Puglisi”
Anche quel giorno si presentA? ai sicari della mafia a testa alta. A�Me la��aspettavoA� disse prima che venisse freddato, regalando ai killer il suo ultimo sorriso. CosA� il 15 settembre di 18 anni fa veniva ucciso nel quartiere Brancaccio di Palermo padre Pino Puglisi (1937-1993), il sacerdote piA? temuto dai boss mafiosi. La sua fierezza rivive oggi nella��opera che lui stesso mise in piedi proprio venta��anni fa: il Centro di accoglienza Padre Nostro guidato sin da allora daA�Maurizio Artale, il presidente. A�Proprio in questi giorni di commemorazione a�� racconta raggiante a�� abbiamo inaugurato altri nuovi spazi per i ragazzi disagiati. Ma A? dura, le istituzioni non solo non ci aiutano: ci ostacolanoA�.
Don Puglisi,A�un uomo ostinato nella sua missione di servire Cristo nei ragazzi sbandati e negli emarginati, attingeva una forza inspiegabile nella preghiera che poneva alla base di ogni sua attivitA�. Non a caso volle che il suo centro si chiamasse con le prime parole della preghiera di GesA? a�?Padre Nostroa�?. A�PensA? a�� spiega il presidente Artale a�� che essendo la preghiera piA? conosciuta, anche dai non credenti, tutti potessero vederla concretizzata in un luogo fisico dove chiunque poteva essere ascoltato e accolto. Alla��inizio non era un posto dove trovare aiuto materiale: ma semplicemente un luogo di ascolto per i ragazzi disagiati del quartiere Brancaccio. Poi nel tempo abbiamo svolto ogni forma di assistenza anche per gli adulti: sociale, psicologica, legale previdenziale, fiscalea�� Ci preoccupiamo delle domande di lavoro per i giovani, del reinserimento dei detenuti e soprattutto delle mamme e dei bambini vittime di maltrattamenti con un centro ad hocA�. (altro…)
Settembre
10
2011
Vorrei illuminarti…
Un nuovo sussidio di preghiera
Dopo la positiva esperienza della��anno scorso, anche nella��anno 2011-2012 viene riproposto il sussidio di preghiera quotidiana per i giovani, interamente pensato e realizzato come Centro Diocesano Giovanile e con la collaborazione di tanti a�?commentatoria�? diocesani.
Viene pubblicato dalle Paoline ed A? strutturato in quattro sussidi che copriranno tutto la��anno. Il costo per i nostri oratori A? di 1,50 Euro a copia (quindi 6 euro in un anno, essendo 4 i sussidi). Acquistare ogni sussidio presso le Paoline costerA� invece 6,5 Euro.
Il titolo A?: a�?VORREI ILLUMINARTIa�� il cuore (1A� libretto), la mente (2A� libretto), la vita (3A�), il cammino (4A�)a�?.
A? il sole la��immagine scelta per caratterizzare il sussidio. Il sole, con i suoi raggi che donano luce e ci permettono di distinguere le cose intorno a noi, simboleggia bene il desiderio che il Signore ha verso ogni suo discepolo: illuminarlo, sia rendendolo luminoso sia rischiarandogli il senso di tutto ciA? che avviene intorno a lui, il senso delle cose, della vita, della��uomo stesso. Proprio la Parola, attraverso la lectio quotidiana, A? espressione del sogno di Dio: dare luce a tutti. (altro…)
Settembre
09
2011
Quello che la guerra non ci lascia vedere
Articolo pubblicato su Famiglia Cristiana il 9/9/11
A Kabul piove. La cosa A? abbastanza rara. Curiosa. E la pioggia rende ancora piA? surreale la��arrivo in Afghanistan a 10 anni dalla��attentato alle Torri gemelle, con una delegazione promossa dalla Tavola della pace con la��associazione americana dei familiari delle vittime. Una delegazione per esprimere prima di tutto un forte gesto di solidarietA� con il popolo afghano e rendere omaggio alle vittime della guerra e del terrorismo.
Ma anche una��occasione per riflettere: a cosa A? servito scatenare una simile guerra? E ora, cosa dobbiamo fare? Sono domande fondamentali non solo per noi qui a Kabul, ma per ogni persona che si interroga sul senso di scelte che segnano la vita di tante, troppe persone. La guerra e il terrorismo distruggono, sempre. Lo abbiamo visto con le Torri gemelle, lo vediamo a Kabul, ma A? sotto gli occhi di tutti anche la situazione della��Irak, della Palestina e di Israele, della Libia di questi giorni.
In Afghanistan la��Italia spende 700 milioni di euro ogni anno. Quante cose si sarebbero potute fare, e si potrebbero ancora fare, per la qualitA� della vita delle persone. Per dare quelle cose essenziali che rendono ogni persona degna di questo nome. E non schiava di chi, per un poa�� da��acqua o di pane, ti arruola nella logica della guerra. (altro…)
Settembre
02
2011
La storia di Giulia. A? morta ma ce la��ha fatta
Questa A? la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore.A�Sappiate fin da subito che Giulia ce la��ha fatta. A? vero, non A? guarita: A? morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso dea�� Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani.
Eppure ce la��ha fatta.A�Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che la��ha portata a dialogare con la sua morte: A�Io ora so che la mia storia puA? finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perchA� ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che A? una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. La��importante A? che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontA� di DioA�. Giulia era fatta cosA�: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievitA� dei suoi 14 anni. (altro…)