Il 24 marzo – giorno della��assassino di monsignor Oscar Arnulfo Romero, in Salvador, nel 1980 – la Chiesa Italiana celebra la giornata di preghiera e digiuno facendo memoria dei missionari martiri e di quanti ogni anno sono stati uccisi solo perchA� incatenati a Cristo. La ferialitA� della loro fede fa di questi testimoni delle persone a noi vicine, modelli accessibili, facilmente imitabili.
Il tema della XIX Giornata A?: RESTARE NELLA SPERANZA.A� E’ stato rivisitato spesso nella��ultimo decennio con esplicito riferimento al nostro continente europeo: lo si A? fatto per segnalare che la speranza sembra lasciare i nostri paesi e le nostre cittA�, che i giovani rischiano sempre piA? di consegnarsi alla��a�?attimo fuggentea�? privo di futuro, che le stesse comunitA� cristiane si ripiegano al loro interno senza annunciare piA? il futuro di Dio, che solo puA? illuminare il presente.
Arruolare i martiri sotto il segno della speranza A? certamente una��impresa ardita: il martire A? per definizione colui che vede interrotta in maniera brusca una parabola di vita, spesso una��esistenza densa di sapienza, di amore, di dono di sA�. Il martire in ogni caso porta con sA� uno scandalo, come una prova fatale che Dio propone a lui, ai suoi amici, alla comunitA� che assiste attonita alla sua eliminazione. Se A? un missionario pare che la missione stessa si blocchi. (altro…)