Aprile
16
2013
“Cinque pani e due pesci”: il ritiro dei cresimandi
Domenica 14 aprile circa 80 tra ragazzi e ragazze del VI anno di catechesi hanno vissuto, presso il Seminario di Novara, una bella giornata in preparazione al sacramento della Confermazione – o Cresima – che sarA� loro amministrato domenica 19 maggio, giorno in cui la Chiesa festeggia la solennitA� di Pentecoste.I ragazzi, accompagnati dalle loro catechiste e da un gruppetto di animatori, sono stati guidati nella riflessione a partire dalla figura del ragazzo che nel Vangelo di Giovanni A? disponibile ad offrire a GesA? i suoi “cinque pani e due pesci”, perchA� il Signore possa compiere il celebre miracolo attraverso il quale sfama una folla affamata di oltre cinquemila persone.
Le attivitA� del mattino nei gruppi hanno condotto i ragazzi a chiedersi quali sono i loro “cinque pani e due pesci”, cioA� i loro doni, le loro qualitA�, ciA? che di bello e positivo hanno ricevuto dal Signore nella loro vita fino ad oggi. Il passo successivo A? stato quello di mettersi in ascolto di tre testimonianze di vita nelle quali A? emerso chiaramente che quando si ha il coraggio di “donarsi” agli altri affidandosi al Signore e con coraggio, i risultati sono spesso sorprendenti. Attraverso le parole di Marta Aglio (animatrice dell’oratorio e volontaria presso lo Spazio Giovani), William Percio (collaboratore parrocchiale a diversi livelli, nonchA� collaboratore dell’Eco di Galliate) e di Benedetta Sereno (presidente dell’Associazione Noi come Voi da oltre 25 anni impegnata nel settore delle disabilitA�), i ragazzi hanno scoperto che A? bello e possibile mettere a frutto i doni ricevuti scoprendo cosA� la ricchezza di una vita spesa per gli altri.
Nel pomeriggio i genitori dei ragazzi, accompagnati dai padrini e dalle madrine, hanno raggiunto il Seminario per un incontro con don Ernesto sul significato della Cresima. Contemporaneamente ai ragazzi A? stata presentata la figura del giovane Carlo Acutis, un ragazzo di Milano morto nel 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, che ha dato con la sua vita una splendida testimonianza di vita cristiana nel segno dell’amore per il Signore e nella generositA� verso chi era in difficoltA�.
Il ritiro si A? poi concluso con la celebrazione dell’Eucaristia nella Cappella maggiore del Seminario e la consegna a tutti i partecipanti al ritiro di una immaginetta ricordo del giovane Carlo Acutis.