Un percorso in tre anni e altrettante parole chiave, al centro il 2011 e la Gmg in Spagna. Ora un poster nelle parrocchie sollecita i gruppi giovanili.
Nel cammino verso la XXVI Giornata mondiale della gioventA? che si svolgerA� a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011, il 2010, appena concluso A? stato definito come il tempo della A�partenzaA�.

Partenza
In effetti le diocesi italiane e le varie realtA� ecclesiali sono A�partiteA� con grande entusiasmo per la preparazione della��avventura spagnola; moltissime hanno stabilito dei gemellaggi con le diocesi spagnole e quasi tutte hanno definito con sufficiente precisione gli aspetti logistici. Il pullman A? il mezzo di gran lunga piA? gettonato: economico e flessibile; per molti gruppi ci vorranno due giorni di viaggio per arrivare in Spagna e due giorni per ritornare in Italia. La fatica e la fraternitA� che si sperimentano durante un lungo viaggio in pullman, in un certo senso collaborano a creare un clima di pellegrinaggio un poa�� disagevole, ma certamente divertente e fecondo. Sono venuto a conoscenza di molte situazioni in cui una delle prime mosse della A�partenzaA� A? stata la��autofinanziamento; i gruppi giovanili hanno organizzato spettacoli, cene, mercatini per raccogliere qualche soldo e costituire una cassa comune per andare alla Gmg.Incontro
Il 2011 appena iniziato A? stato definito invece tempo della��A�incontroA�. In effetti, i mesi che ancora ci separano dalla Gmg, saranno tempo di incontri, di raduni organizzativi e spirituali, di inviti; anche le giornate spagnole saranno soprattutto occasioni da��A�incontroA�.

La��occasione della Giornata A? una grande opportunitA� per rivitalizzare le attivitA� giovanili nelle parrocchie, nei vicariati, nelle zone pastorali, nelle diocesi. La��esperienza della vita di gruppo, del cammino di fede e di fraternitA� fra coetanei, A? uno spazio educativo importante per la vita dei ragazzi e dei giovani. La bellezza di stare insieme A?, oggi, una delle risposte piA? naturali al clima di individualismo e di conseguente solitudine che attraversa e avvelena la societA�. Credo debbano essere i giovani stessi a pensare nuovi modi per stare insieme, uniti, per incontrarsi e costituire gruppi accoglienti per tutti i loro amici; la��ultimo desiderio che GesA? rivolse al Padre, poco prima di morire, durante la cena con gli apostoli fu quello della��unitA�: A�Ti prego Padre, che siano una cosa solaA�. La bellezza della Gmg A? che offre la possibilitA� di A�incontrareA� anche nuovi giovani che, incuriositi, potrebbero avvicinarsi alla comunitA� cristiana; sono innumerevoli le storie di compagni di lavoro, di studio, di parenti, di persone inaspettate che si sono avvicinate alla Chiesa grazie a queste occasioni. La straordinarietA� della Gmg permette di incontrare molte persone interessate a questo A�fenomeno giovanileA� per i motivi piA? vari: giornalisti, politici, commercianti, insegnanti, sociologi; anche questi incontri sono un dono.

Il 2011 ci riserverA� anche altri A�incontriA� a cui A? bene essere preparati, ad esempio la��incontro con i giovani spagnoli che ci ospiteranno nei giorni della��11-15 agosto 2011; in queste giornate molti di noi saranno accolti in famiglia, e in queste occasioni spesso nascono amicizie destinate a durare. Durante i giorni che vanno dalla��11 al 15 agosto in molti casi i giovani italiani si incontreranno in Spagna anche con altri giovani italiani provenienti da differenti diocesi da��Italia. A Madrid la��incontro sarA� con il Papa, i vescovi e i giovani provenienti da tutto il mondo. La��incontro piA? importante che, speriamo ognuno faccia, A? quello con GesA?. Il Santo Padre non perde occasione per invitare i giovani a scoprire la��amore di Dio per ognuno di loro; anche nel Messaggio per la XXVI Gmg A�Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fedeA� il Papa indica le strade per A�incontrareA� GesA?: nella��ascolto della Parola di Dio, nel servizio verso i poveri e nella comunitA� cristiana ma soprattutto nella celebrazione della��Eucarestia e del Sacramento della Riconciliazione. Molti giovani si accostano quotidianamente alla comunione eucaristica, o almeno alla��adorazione eucaristica; stare con GesA? A? la��unico modo per accorgersi di quanto lui ci ama. LA� dove i sacerdoti sono disponibili, dove viene fatta una buona catechesi, il sacramento del perdono A? desiderato e vissuto bene dai giovani.

Racconto
Il 2012 sarA� infine il tempo del A�raccontoA�. Raccontare qualcosa di se stessi, le proprie esperienze, la propria vita e ascoltare i racconti degli altri, sono azioni molto semplici e molto umane. La Gmg certamente scatenerA� nel cuore di ogni giovane una grande quantitA� di emozioni: A? importante che qualcuno ascolti il loro racconto. Ascoltare la vita degli altri A? come ascoltare la propria vita. Tutti abbiamo sperimentato che raccontare, tirare fuori, esplicitare i propri stati da��animo A? un grande aiuto per chiarirli e, se necessario, guarirli.

La��ascolto della parola e della vita di GesA? illumina la nostra esistenza. Nei gruppi giovanili il racconto, e quindi la��ascolto, dovrebbero avere piA? spazio e gli adulti dovrebbero dedicare piA? tempo alla��ascolto dei ragazzi e dei giovani. Partenza, incontro e racconto sono tre parole che attendono di essere riempite di esperienza: la Gmg A? una grande occasione.